
Le reti neurali artificiali (RNA) sono capaci non soltanto di elaborare passivamente immagini, ma anche di percepire figure gestaltiche, cioè di dare senso alla percezione visiva.
Lo hanno scoperto i ricercatori di Google Brain, come riporta in questi giorni la MIT Technolgy Review. I risultati dell’esperimento sono stati pubblicati su arXiv, il canale open access della Cornell University.
Una delle caratteristiche peculiari della vista umana è proprio l’abilità di sperimentare “effetti Gestalt”. L’esempio classico è il triangolo di Kanizsa, che sembra emergere – per una “legge di chiusura” – come figura che va oltre la somma delle parti presenti nel campo visivo.

In questo caso anche le RNA addestrate dal team di Mountain View riescono a superare la semplice estrapolazione delle caratteristiche di una immagine (feature extraction), dimostrando una spiccata capacità di “dare senso” alla percezione.
“Con l’utilizzo degli strumenti e dei metodi della psicologia sperimentale, si aprirà una nuova era per lo studio delle reti neurali artificiali e la loro applicazione in settori in cui le capacità umane restano (sinora) imbattute”, dicono i ricercatori americani.